Cameriera di Origine Controllata (e Garantita)

Come reagireste se all'ingresso del locale ci fosse scritto:

"In questo locale non sarete serviti da persone di colore"

oppure se uno dei vostri contatti commentasse, a proposito delle sue vacanze:

"Devo trovare gli extra-comunitari anche a Cortina?"

Non avreste problemi a capire che si tratta di affermazioni razziste, e che chi le fa è un razzista o almeno si sta lasciando andare ad espressioni razziste.

Poiché viviamo in una società che cerca almeno di affrancarsi dal razzismo, tali affermazioni, oltre che essere incostituzionali, stanno diventando sempre meno socialmente accettabili.

Ecco dunque che il razzista "educato", nel senso di razzista che possiede un qualche tipo di educazione, o che semplicemente non vuole essere immediatamente riconosciuto come tale, trova nuovi modi per esprimere il proprio razzismo.

Sto facendo naturalmente riferimento a questo articolo, in cui un cliente di un ristorante a Cortina si lamenta perché la cameriera che lo ha servito in un locale tipico non era "Heidi like".

A questo punto ci piacerebbe capire come è esattamente "Heidi". E' bionda alta e con gli occhi azzurri? Quindi una ragazza mora non andrebbe bene? Non è abbastanza "tipica"? E se fosse rossa? I capelli rossi sono diffusi nel Nord Europa, ma forse non così tanto nel Trentino. I capelli devono essere lisci o ricci? E gli occhi?

Visto che l'autore del commento è un politico potrebbe proporre l'istituzione di un apposito marchio: COC "Cameriera di Origine Controllata" e anche il "COCG" Cameriera di Origine Controllata e Garantita". In questo modo il cliente sarebbe tutelato, e non soggetto a incontrare cameriere fasulle non tipiche.

Dal mio modesto punto di vista continuerò a ritenere queste manifestazioni come forme di razzismo. Più sofisticato, forse. Ma sempre razzismo.

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