Pair Programming con Paolo

A seguito degli ultimi eventi in Icube, mi sono ritrovato a dover lavorare molto di più per la parte dello sviluppo assieme a Paolo, mio fratello (nonché mio gemello). Abbiamo sviluppato un metodo di lavoro che rassomiglia al Pair Programming, ma è diverso in alcuni punti abbastanza fondamentali. Per adesso, lo abbiamo applicato al Refactoring di PAFlow.

Come è andata? In pratica, un pomeriggio, ci siamo ritrovati entrambi al computer, io a casa mia e lui a casa sua. Entrando in chat, mi ha iniziato a segnalare delle parti di codice che potevano essere facilmente rifattorizzabili su PAFlow. La cosa si è quindi sviluppata con lui che esplorava e cercava le cose da eliminare e rifattorizzare, ed io che eliminavo, facevo girare i test e committavo. L'esperienza è stata estremamente produttiva, e sicuramente da ripetere. 

Nel frattempo, ho (ri)iniziato a leggere il libro di Eric Evans, Domain Driven Design. Mi era piaciuto molto quando avevo iniziato a leggerlo la prima volta, spero stavolta di arrivare in fondo. E' uno di quei tomi molto ricchi, di quelli per intendersi alla Design Patterns, dove non puoi semplicemente leggere tutto dalla prima all'ultima pagina, perché sono molto ricchi. Quando avrò finito di leggerlo, sono abbastanza convinto che avrò dei nuovi strumenti molto interessanti da usare.

Comments

Anonymous said…
Ciao, Marco.
Soltanto vorrei domandare cosa pensa su questo modo di fare pair programming in paragone con quello di sedersi tutti e due insieme di fronte al computer.
Io ho fatto tutti e due ancora non so quale è meglio per fare xp, cioè per raggiungere una buona produttività.
Forse, un paio di schermi sono meglio che uno?
Saluti
Marco Bizzarri said…
Ciao p@blo, scusami se ti rispondo con tanto ritardo.

Tra i due sistemi, non so davvero quale preferire.

Preferisco il secondo quando so abbastanza bene quello che devo fare, e quindi riesco a lavorare speditamente. Il primo è meglio quando c'è più da discutere.

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